Le Associazioni come Agenzie Culturali

Quando si parla di creatività culturale, il pensiero va alla memoria dei grandi protagonisti della vita artistica: Raffaello o Rubens, Mozart o Bramante, Voltaire o Galileo. Gli uomini d’azienda, anche i più geniali, fanno normalmente parte di un altro quadro di riferimento. Sono altrettanto noti, ma associati ai concetti di benessere, economia, crescita, sviluppo, più che a quello di creatività.
Tuttavia molti sono stati i casi in cui i cammini tra creatività e produzione industriale si sono intrecciati. Partendo dall’utilizzo di creatività diffusa all’interno dell’azienda, alcune imprese hanno esteso la loro attività creativa con interventi diretti nel campo della cultura o della tutela del paesaggio.
Due i principali modelli operativi utilizzati finora per supportare economicamente i processi creativi: la sponsorizzazione e la partnership. In entrambi i casi, il ruolo delle aziende è stato meramente ancillare, e spesso la convivenza con il settore pubblico piuttosto problematica.
Il nuovo modello, varato negli ultimi anni dalle aziende più evolute, comporta il superamento di queste criticità attraverso la gestione in prima persona.
Comunicazione creativa insieme ad altri operatori della comunicazione ha dato vita ad una associazione culturale (ACC) creata ad hoc per l’ideazione e la gestione di iniziative per la valorizzazione dei beni culturali e del territorio italiano diventando operatore culturale in prima persona.
L'associazione ACC ha esplorato e sperimentato alcune iniziative, dove il modello d’intervento diretto alle imprese ha creato condizioni realmente nuove di comunicazione sociale e non ultimi nuovi modelli di business.

www.associazioneculturalecreativa.it



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